20 anni di Universal Education in Italia
(intervento di Stella alla Conferenza internzionele di UE a Londra del 29 10 2005)

La prima conferenza internazionale per una nuova educazione che si tenne a Pomaia nel 1982, divenne il punto di partenza per la successiva formazione di un gruppo italiano di U.E., la cui costituzione avvenne nel !984.

Da quell’anno il gruppo assume una continuità di lavoro e l’attività principale sistruttura attorno all’organizzazione di corsi, seminari, finalizzati all’autoformazione del gruppo dei collaboratori,aperti anche ad un pubblico più vasto , ma soprattutto di un campo Estivo, una settimana di attività rivolta principalmente ai bambini e alla famiglie e più in generale a tutti coloro che sono interessati alla propria crescita interiore e alle problematiche educative. Una formula assolutamente originale in cui si è inteso intrecciaremomenti di riflessione di indagine interiore a momenti di divertimento e di vita in comune.

A questa iniziativa si affianca, ben presto, una sperimentazione educativa, realizzata nelle scuole elementari della zona di Treviso da Valentino Giacomin e da Luigina di Biasi, documentata in un libro “il maestro di Alice” e in un video

Nel 1994 Valentino e Luigina danna vita, in India,al Progetto Alice, fondando una scuola a Sarnath, esperienza che senz’altro conoscerete.

Nel 2003 si costituisce un secondo gruppo, che opera a Pomaia organizzando un proprio campo estivo, che si affianca a quello che dal 1989 ha luogo a Trento.

Le persone che collaborano a questo progetto provengono da esperienzeeterogenee di formazione personale e di pratiche pedagogiche.

Il gruppooriginario, nel tempo, si è modificato: alcune persone si sono allontanate per vivere altre esperienze più consone al loro momento evolutivo, altre si sono avvicinate per fare un tratto di cammino comune, numerosissime sono quelle che, per poco o per tanto, hanno contribuito alla realizzazione dei campi estivi. Il gruppo è comunque riuscito a mantenere una propria fisionomia e una propria identità e a dare continuità al progetto.

Ci sono stati ovviamente, negli anni, difficoltà e tensioni all’interno del gruppo. In questi casi si è ricorsi ad una supervisione esterna, all’aiuto di un esperto che ha saputo aiutare il gruppo ad affrontare le dinamiche interpersonali e di gruppo e a superare le difficoltà di relazione e di comunicazione.

I presupposti attorno a cui nasce ilcampo estivo sono la necessità di promuovere un processo di riconoscimento, di identificazione e di crescita dell’intero individuo, per sviluppare ,sulla base dell’amore, le illimitate potenzialità che esistono in ognuno, tramite un approccio globale alla realtà che metta in luce le relazioni di interdipendenza che uniscono tutti i fenomeni. Scopo del progetto è un lavoro di approfondimento e sperimentazione educativa volta a non separare ma a fondere l’aspetto scientifico con quello dello sviluppo e della ricerca interiore nel tentativo di trasformare la cultura della separazione e del conflitto, in un atteggiamento di responsabilità e del prendersi cura.

Compito primario dell’azione educativa sarà dunque il ristabilire la comunicazione e quindi la comprensione all’interno dell’individuo e tra un individuo e l’altro. Il primo nucleo dove è fondamentale ristabilire questa comprensione è la famiglia, condizione necessaria per poi allargarsi alla comunità e all’intera società.

Ciò che contraddistingue i Campi Estivi è che, fare educazione non è un’operazione meramente intellettuale o l’applicazione di tecniche, ma un’arte che richiede sensibilità e attenzione. Non si tratta di utilizzare varie tecniche o professionalità, ma creare le condizioni chefavoriscano un vissuto globale, un incontro più libero e creativo con se stessi e gli altri, a tutti i livelli e per tutte le fasce di età

 

 

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